Le parole sono come i colori, sono anche colori.
Il giallo è giallo. Ma poi c’è il giallo cadmio chiaro e il giallo cromo scuro, il giallo Napoli, il giallo zafferano, l’oro, il giallo senape o il paglierino, il crema, il limone.
Ci sono oltre 40 gradazioni di giallo.
Non si può dunque dire giallo e basta.
Le parole hanno esattamente quel percorso.
Nominano una cosa eppure quella cosa ha bisogno di qualche dettaglio in più per capirla meglio.
Pensavo questo quando una scrittrice di grido mimava il virgolettato in una intervista.
Tutto qui? Mi sono detta.
Hai bisogno delle mani per dare vita a quel concetto?
Ho bisogno di più da chi usa le parole.
Esattamente come davanti a un quadro mi chiedo perché ha usato quel giallo albicocca e non il giallo solidago.
E non si tratta di superficie per i colori e di profondità per le parole.
Perché anche le note musicali come le parole hanno un colore.
Dunque alla base di ogni espressione ritroviamo il colore.
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